Le reti plurali e democratiche di Internet minacciano paradossalmente nuovi scarti e disuguaglianze sul piano del capitale cognitivo e della mobilità culturale degli individui. Per questo, l’accostamento tra la problematica etica e la Rete contribuisce ad innovare il dibattito richiedendo una diversa disponibilità intellettuale e l’ancoraggio dell’esercizio interpretativo a nuove coordinate.
Rivisitando l’utilizzazione della Rete come spazio di produzione, consumo e condivisione culturale, l’autrice aiuta a porre le basi teoriche per discutere temi che cominciano a movimentare il dibattito, offrendo un interessante quadro interpretativo delle reti cibernetiche, senza lasciarsene «irretire».