Orlan, Marcel-Lí Antúnez Roca e Stelarc sono i tecnoartisti qui presentati da Tatiana Mazali come punto di arrivo e di partenza del discorso che più la interessa: il rapporto tra corpo e tecnologia; gli scenari e la mappatura, diacronica e sincronica, di tali rapporti. Per evitare le banalità che in genere hanno caratterizzato e ancora caratterizzano tale oggetto di studio, l’autrice di questo libro ha sentito il bisogno di affrontare il tema delle performance artistiche tecnocorporee perché esse sono un campo di indagine ideale per dimostrare che tecnologia e corpo sono la forma di una stessa esperienza vissuta.