Il piacere è l’impulso più profondo dell’agire, la fonte della vitalità che, proprio in ragione della sua natura irruente, incontra spesso ostacoli nel tentativo di conciliare la propria radicalità con la realtà e il mondo circostante. È possibile vivere un piacere e una felicità «sostenibili»? Sì, ma a patto che il piacere impari, a contatto con i grandi problemi della vita, a cambiare e raffinare le sue forme di soddisfacimento.