«Ricostruire alcuni aspetti del dibattito culturale
che si è svolto in Costituente è l’obiettivo di questo lavoro,
ciò al fine di sempre meglio comprendere i principi, i valori,
e dunque il modello costituzionale a cui i deputati si ispirarono,
ben consapevoli che la nostra Carta costituzionale fu il frutto
di compromessi e di mediazioni».
Sempre al centro del dibattito pubblico, la Costituzione italiana non smette mai di presentarsi come un testo imprescindibile a cui riferirsi, frutto di convergenza di culture politiche differenti. Per poterne comprendere appieno la straordinaria longevità è però importante partire dallo studio dei suoi principi ispiratori. In particolare, sull’impianto della Carta costituzionale e su alcuni suoi snodi fondamentali (i concetti di persona, famiglia, Stato, proprietà e libertà), bisogna riconoscere l’influenza, sia per adesione sia per opposizione, del diritto e della cultura romana. Un’operazione culturale che ci illumina su come i Padri fondatori della Repubblica italiana vedevano il loro presente e immaginavano il nostro futuro.
Giuseppe Valditara è professore ordinario di Diritto romano all’Università degli Studi di Torino. Ha tenuto lezioni e seminari in diverse università italiane e straniere. Fa parte del comitato scientifico di prestigiose riviste nazionali e internazionali. È autore di numerosi libri in materie giuridiche. Nel 1992 ha vinto il Premio internazionale per la storia delle istituzioni politiche e giuridiche messo in palio dal Presidente della Corte Costituzionale. Nel 2020 fonda «Lettera 150», think tank che coinvolge centinaia di professori e intellettuali nel dibattito politico, economico e culturale nazionale. Nell’ottobre 2022 è stato nominato Ministro dell’Istruzione e del Merito.