Il tema di questo libro è la ricezione delle opere create dalle pratiche artistiche come momento fondamentale di acquisizione di valore, una ricezione che da sempre è stata determinata attraverso forme di comunicazione. L’accrescimento di valore delle opere si realizza grazie alla proliferazione di discussioni intorno ad esse, innescate storicamente dalla letteratura artistica, dalla teoria, dalla storia e dalla critica. Questi dibattiti non sono mai stati liberi, e anche oggi, nel momento ritenuto di massima libertà individuale grazie alla disintermediazione, appaiono eterodiretti e finalizzati alla costruzione del consenso. Ridimensionato il ruolo della critica, si favorisce un consenso che conferisce valore di visibilità a opere d’arte e di architettura che, a loro volta, generano valore economico.
Pierluigi Panza è laureato in Architettura, in Filosofia ed è dottore di ricerca in Conservazione dei beni culturali. Ha conseguito abilitazioni in tre raggruppamenti universitari. Suoi filoni di studio sono la cultura dell’antico nel XVIII secolo (è tra i maggiori specialisti di Piranesi) e l’Estetica della ricezione legata all’arte e all’architettura. È curatore, critico d’arte e giornalista per il Corriere della Sera. Ha scritto numerosi libri, è membro di varie società scientifiche e docente universitario.