Primi anni Novanta: l’Italia cambia pelle. Si apre il periodo delle privatizzazioni, cioè della (s)vendita ai privati e della collocazione sul mercato delle imprese che sono proprietà dello Stato. In questo colossale affare di smantellamento delle sue proprietà lo Stato ci ha veramente guadagnato? Perché tutto è avvenuto in tempi così rapidi, senza avere un quadro normativo adeguato per privatizzare e liberalizzare, senza correre il rischio di creare monopoli privati al posto di quelli pubblici? Quale è la vera ragione del grande interesse delle privatizzazioni per i vecchi e impoveriti poteri forti italiani? Quale è il reale motivo della conversione alle privatizzazioni del mondo cattolico di sinistra e dell’erede del cadaverico partito comunista? Perché la magistratura italiana diventa una vigilante etico in tutto questo processo contorto e complicato? Le privatizzazioni passeranno sotto silenzio sui mezzi di comunicazione. Il totale ricavato dallo Stato è stimato in circa 200mila miliardi di lire. Una vera e propria svendita, una sorta di saldo di fine stagione.
Da Rold GianluigiAssalto alla diligenza
Il bottino delle privatizzazioni all'italiana
Assalto alla diligenza
Il bottino delle privatizzazioni all'italiana
Il prezzo originale era: 16,50€.15,68€Il prezzo attuale è: 15,68€.
Disponibile
| Peso | 0,25 kg |
|---|---|
| Note | prefazione di Giorgio Vittadini e introduzione di Giulio Sapelli |
| ISBN | 9788862503136 |
| Edizione | Guerini e Associati |
| Anno | 2012 |
| Collana | (SMA) |
| Num. Pagine | 159 |






