La storia dei rapporti tra la scienza e il territorio, tra le nuove istituzioni scientifiche ottocentesche e le città che le avevano create, è ancora tutta da studiare.
Questo volume si propone di prospettare nuove inquadrature, aprire degli spazi da esplorare e fornire delle tracce da proseguire.
“A farci scegliere Milano come banco di prova della nozione di città scientifica, più che la qualità in sé delle sue istituzioni scientifiche e di quelle amministrative nell’epoca presa in esame, e anche più che l’accessibilità della documentazione storica, sono stati alcuni indicatori che sembravano a prima vista promettenti, come l’osmosi tra scienza e amministrazione, il pluralismo delle istituzioni scientifiche, il ruolo promotore del comune e un mecenatismo di dimensioni imponenti”, afferma Pietro Redondi nell’introduzione.