“La rappresentanza come l’abbiamo conosciuta e vissuta nel secolo scorso è in crisi. Da più osservatori, e di diversa ispirazione, si sostiene che essa sia una forma di aggregazione superata. Si fa invece strada un mondo molecolare che tende a costruire relazioni individuali”, dall’introduzione di Giorgio Squinzi.
L’Italia, come sostiene Sabella, ha bisogno di un sindacato moderno, non solo per iniziare un nuovo ciclo economico ma anche per controllare i potenziali rischi di deriva statalista del nuovo corso renziano. È caso Fiat 2.0: la vicenda ha soltanto cambiato attore protagonista. O il sindacato cambia o rischia una lenta estinzione naturale, ecco perché l’attacco di Matteo Renzi può coincidere con l’inizio di una nuova stagione della rappresentanza.