L’Africa reagisce alla globalizzazione senza aspettare nessuno.
Pionieri della nuova fase sono i giovani africani,
che cercano il loro posto spinti da un inatteso protagonismo.
L’Africa è già cambiata e non ce ne siamo accorti: è il sunto di queste pagine che delineano alcune trasformazioni già avvenute. Obnubilati dalle migrazioni e dall’annunciata apocalisse demografica, gli europei guardano al continente nero come a una minaccia per la loro tranquillità. Considerata in ritardo o «speciale», dal canto suo l’Africa inquieta reagisce alla globalizzazione senza aspettare nessuno: una «rivoluzione dell’io» l’ha resa molto differente dall’immagine consueta. Pionieri di una nuova fase, i giovani africani cercano il loro posto spinti da un inatteso protagonismo. Urbanizzazione, facilità di trasporto, individualismo, corruzione, autoritarismo, «predicazione dell’avidità»: tutto contribuisce a un cambio antropologico che muta in profondità la società tradizionale. Anche la vicenda migratoria – che tanto angoscia gli europei − viene vissuta dai giovani africani in maniera insolita e sorprendente: non solo come esilio ma anche come un’«avventura» nell’oceano globalizzato e burrascoso delle relazioni internazionali, tra il vecchio che resiste e il nuovo che si afferma.
Mario Giro insegna Storia delle relazioni internazionali all’Università per Stranieri di Perugia. Già viceministro degli Esteri dal 2013 al 2018, è membro della Comunità di Sant’Egidio di cui è stato responsabile delle relazioni internazionali dal 1998 al 2013. Da anni opera nel campo delle mediazioni e della cooperazione internazionali. Collabora a numerose riviste e pubblicazioni tra cui l’Espresso, Limes e il Mulino. Tra le sue pubblicazioni ricordiamo: Globalizzazione difficile. Ridisegnare la convivenza al tempo delle emozioni (Milano 2018). Per i nostri tipi ha pubblicato, con Marco Impagliazzo, Algeria in ostaggio. Tra esercito e fondamentalisti: storia di una pace difficile (1997); Gli occhi di un bambino ebreo. Storia di Merzoug, terrorista pentito (2005); Noi terroristi. Storie vere dal Nordafrica a Charlie Hebdo (2015).
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