Molti sostengono che il lavoro del futuro sarà ibrido. Ma che questa previsione sia più o meno azzeccata, davvero non possiamo aspirare a qualcosa di meglio? Siamo sicuri di volere un futuro ibrido, in cui gli spazi e i tempi si fondono, così come i confini tra le varie dimensioni della nostra vita?
Se lo chiede David Bevilacqua, manager di lungo corso nel settore IT, che parte nella sua riflessione da un esempio molto semplice e concreto: può darsi che questa nuova moda dell’ibrido – l’ibridomania – nasconda in realtà non una forza ma una debolezza? L’imperfezione di una moto Enduro che non performa sullo sterrato come una vera moto da cross, né su strada come una moto da strada?
Alla febbre dell’“ibrido”, in questo saggio viene contrapposto il concetto di ritmo: più che mischiare e ibridare lavoro e vita privata, per Bevilacqua è necessario tenere separati, e per il possibile armonici, i vari ambiti. E ricomporli poi in modo sostenibile.
DAVID BEVILACQUA è amministratore delegato di Ammagamma, società di data science e AI. Ha lavorato in Cisco per vent’anni ricoprendo ruoli apicali, in Italia e all’estero (Vice President Europe, AD Italia General manager per l’Est Europa e VP Sud Europa). Nel 2016 ha cofondato Yoroi, di cui è stato AD & Chairman. Nel 2011 ha ricevuto il «Premio Eccellenza» conferito da Manageritalia, CFMT e Confcommercio. È nel consiglio direttivo di Make a Wish Italia. Invitato come speaker ai TEDxCesena e TEDxPerugia, collabora con Senza Filtro. Notizie Dentro il Lavoro. Per le nostre edizioni ha pubblicato Parole per cambiare rotta (2021).