Il Centro tedesco è stato un partito politico formato da cattolici per difendere la Chiesa minacciata dal liberalismo e dal Kulturkampf di Bismarck. Non è stato però un partito confessionale e ha saputo unire la difesa della Chiesa e l’integrazione del Milieu cattolico nello Stato nazionale a un programma di innovazione politica e sociale. Questo volume, sulla base della documentazione vaticana e tedesca, ne ricostruisce la storia complessiva facendo luce in modo particolare sulle relazioni tra il Centro e il Vaticano. Ne emerge un rapporto che nel tempo ha presentato periodi di vicinanza ma anche di disaffezione o contrasto. Solo durante la Repubblica di Weimar la Santa Sede giunse a valorizzare in modo significativo la vocazione democratica del Centro: un’intuizione profetica di Eugenio Pacelli che trovò scarsa condivisione nella curia dell’epoca ma che spiega il sostegno significativo del Vaticano alla democrazia cristiana europea nel secondo dopoguerra.
Il Centro è stato un laboratorio e una scuola di integrazione politica e sociale, la cui storia è fondamentale per capire l’apertura del cattolicesimo tedesco alla società odierna e la parabola di tutti gli altri partiti di ispirazione cattolica di cui il Centro ha costituito il modello.
Alessandro Bellino è dottore di ricerca in Storia contemporanea all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano. Ha svolto ricerche negli archivi vaticani e tedeschi ed è stato ricercatore all’Università di Würzburg. Per le nostre edizioni ha pubblicato Il Vaticano e Hitler. Santa Sede, Chiesa tedesca e nazismo (1922-1939), 2018.