Il lavoro che serve è quello che le macchine trasformano,
ma non eliminano.
Mentre la tecnologia ci cambia, a volte con il vento dell’innovazione disruptive, più spesso come un’onda lunga e graduale, la via italiana all’industria 4.0 ha un dato certo: prima vengono le persone, con le loro capacità di far camminare le imprese, ciascuna nel proprio ruolo.
Il lavoro che serve sono storie di ordinaria bravura, annodate al paradigma digitale, dove il cambiamento non è più una ipotesi, ma un orizzonte sul quale ciascuno di noi si trova a dovere riflettere anche su se stesso.
Annalisa Magone, divulgatrice, si occupa di innovazione ed è presidente del centro di ricerca Torino Nord Ovest.
Tatiana Mazali, sociologa dei processi culturali e comunicativi ed esperta di media digitali, è ricercatrice al Politecnico di Torino.
Per Guerini e Associati le autrici hanno pubblicato Industria 4.0. Uomini e macchine nella fabbrica digitale.
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