Nel ranking mondiale del World Rugby non si trova: è la squadra composta dalle persone che, pur non avendo mai toccato prima una palla ovale, hanno partecipato ad un «Outdoor Rugby» proposto come esperienza analogica di formazione, immergendosi in questo sport e nei luoghi in cui viene vissuto: campo, spogliatoi e docce, club house con tavoli e panche per terzi tempi più o meno clamorosi.
Individui con caratteristiche molto diverse (provenienti da settori come Energia, Servizi, Meccanica, Ingegneria, Telecomunicazioni, Credito, Finanza, Grande Distribuzione, Costruzioni; impegnati in funzioni come Vendite, Sviluppo Prodotti, Ingegneria, Risorse Umane, Produzione, Comunicazione; uomini e donne coraggiosi e dinamici o prudenti e osservatori…) hanno così formato una squadra che ha una eterogeneità – e quindi un’efficacia potenziale – senza eguali e che ogni azienda desidererebbe avere.
Questo è il racconto di quell’ideale, unica squadra, messo a disposizione di chi ama la formazione o il Rugby, o magari entrambi.
Si tratta di un racconto esperienziale, composto da parti tecniche, a disposizione dei formatori, integrate da una sommaria descrizione delle caratteristiche principali di questo sport e completato da narrazioni analogiche, di natura fortemente emozionale, che ripercorrono esperienze personali dell’autore e con le quali si mostra una ulteriore, e forse più completa, gamma di ponti tra il sistema sportivo e quello organizzativo.
La sintesi ed il racconto delle esperienze formative contenute in questo libro hanno beneficiato del confronto con Franco Ascantini, il «professore» per eccellenza del Rugby italiano, disponibile a condividere non solo l’altissima esperienza sportiva, ma anche la propria convinta e costante testimonianza sul modello educativo e valoriale in questo sport ma soprattutto nella società.
Luigi Mazzotta, appassionato di Formazione e di Rugby, ha progettato ed erogato un modello di formazione analogica «outdoor» per squadre non sportive, da portare ugualmente «in meta».