L’impatto dell’intelligenza artificiale nelle risorse umane è rivoluzionario. Sono numerose le opportunità che è in grado di offrire. L’AI diventa uno strumento prezioso per migliorare il benessere degli employee, automatizzando compiti ripetitivi e liberando tempo per attività a più alto valore aggiunto, come la creatività e la gestione empatica delle persone. L’AI può supportare l’HR nel rendere i processi di selezione, formazione e gestione delle risorse più equi, trasparenti ed efficienti, facilitando le decisioni basate su dati concreti e migliorando l’esperienza lavorativa. Tuttavia, è essenziale bilanciare questa tecnologia con l’elemento umano, per evitare di delegare eccessivamente la delicata funzione HR alle macchine. Una riflessione critica volta a evitare l’abuso di strumenti di AI, che invece possono diventare un potente alleato dei professionisti nel promuovere un ambiente di lavoro più inclusivo e sostenibile, ma solo se vengono utilizzati in modo consapevole e responsabile.
Rosario Sica fisico cibernetico di formazione, ha collaborato in passato nella cooperazione internazionale e per il MAE ed è stato consulente per primarie società di management consulting. Specializzato nei processi di trasformazione digitale con focus sull’innovazione dello sviluppo organizzativo, è autore di 5 libri e oltre 100 articoli per Harvard Business Review.
Per le nostre edizioni ha pubblicato Il valore del Purpose. Trovare il senso in un’organizzazione: un dovere verso le persone e il futuro (2024).
Coinvolto nella ricerca applicata, insegna in diverse Università in Italia e all’estero. Ha vissuto e lavorato in vari paesi, tra cui Vietnam, Fiji, Australia, Nuova Zelanda, Cile, South Africa. Attualmente ricopre la carica di Global Equity Partner di Gruppo BIP ed è Amministratore Delegato di OpenKnowledge, società del Gruppo BIP.