«Questa guida, che ricompone una trama dei fatti ormai fragile per l’usura del tempo, ha anche il merito di restituire al lettore una più corretta conoscenza della successione dei fatti. E di convincerlo a guardare la città con occhi diversi» (dalla Prefazione di Ferruccio De Bortoli).
Dal Piccolo Teatro di via Rovello alla Loggia dei Mercanti, nell’omonima piazza, passando per la Stazione Centrale e le Officine di via Teodosio… è il filo sottile della memoria che unisce questi splendidi edifici dal valore non esclusivamente architettonico, luoghi della Resistenza che svelano un lato nascosto di Milano, città dell’Expo, e che videro sfilare un’umanità dolente, uomini e donne vittime della repressione nazifascista, i tranvieri che dettero vita agli scioperi del ’44, gli ebrei rinchiusi prima nel carcere di San Vittore e poi deportati ad Auschwitz da quel binario 21 che è oggi diventato un Memoriale. In forma di racconto, con testimonianze e ricostruzioni, ecco una mappa inedita per ricordare che Milano non è solo la capitale della moda, del design, della finanza, ma è anche la Città della Liberazione, Medaglia d’Oro della Resistenza.
Stefania Consenti, pugliese, laureata in Filosofia all’Università di Bari, è giornalista professionista dal 1995. Ha iniziato nel 1989 come collaboratrice nel quotidiano L’Unità per poi approdare nel 1991 nella testata Il Giorno dove in Cronaca si occupa di politica e temi sindacali. Dopo un intenso viaggio con gli studenti ad Auschwitz, ha scritto prima Binario 21. Un treno per Auschwitz (2010) e poi Il futuro della memoria. Conversazioni con Nedo Fiano, Liliana Segre e Piero Terracina, testimoni della Shoah (2011).
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