I Servizi sociali e sanitari da troppi anni sembrano affannati da varie crisi collegate a riduzioni di finanziamenti e di organici, delegittimazioni e sottili contrapposizioni ideologiche, nostalgie di un welfare mai raggiunto, incitamenti verso ri-organizzazioni di cui non si vede il senso.
A chi sta dalla parte dei Servizi, a chi pensa che i Servizi possano contribuire alla qualità della vita di singoli e famiglie, tocca raccogliere idee, motivazioni, cooperazioni per andare oltre: prendere distanza da strade troppo note, ascoltare segnali deboli, esplorare nuove ipotesi di collocazione nei territori, di svolgimento del lavoro, di esercizio della professione, di funzionamento delle organizzazioni.
Il libro tratta delle potenzialità e delle difficoltà entro cui vanno affrontati i cambiamenti possibili. Non espone prescrizioni. Non raccomanda speranze. Non alimenta denunce e non sostiene indignazioni. Cerca di offrire sguardi perspicaci e indicazioni provvisoriamente assumibili.
È rivolto a operatori dei Servizi pubblici e privati, a responsabili e dirigenti, ad amministratori, consulenti, formatori e supervisori, a tutti coloro che sono interessati a impegnarsi per affrontare insieme problemi che nei micro contesti territoriali condizionano la nostra vita.
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