Con naturalezza accattivante Alvesson ci guida tra le plurime forme della cultura d’impresa, convinto che solo da una crescita dell’autoriflessività cognitiva possa scaturire un miglioramento della qualità del lavoro nelle organizzazioni. L’intento non consulenziale ma eminentemente esplicativo smaschera alcune versioni troppo semplicistiche del simbolismo organizzativo, e rimette al centro dell’analisi delle organizzazioni la pratica sociale del lavoro e delle relazioni con gli altri.