Il libro raccoglie una serie di saggi di Jean-François Lyotard, protagonista della filosofia contemporanea, ricoprendo l’intera riflessione estetica del filosofo tra gli anni Settanta e i Novanta. Dall’economia del desiderio – in cui opere, artisti e pubblico sono considerati come superfici sensibili interattive – si giunge alla fine postmoderna delle grandi narrazioni e al recupero della Critica della facoltà di giudizio come luogo per ripensare la «materia» dell’arte. Il libro non restituisce solo gli interessi artistici e i pensieri di un filosofo che ha segnato l’ultima parte del Novecento, ma apre oggi anche a una meditazione sull’arte e sulla sensibilità, e sul loro rapporto, oltre la categoria di opera.
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