«Di fronte alla varietà degli interessi in contrasto e al pluralismo delle forme di vita – afferma Habermas – l’integrazione sociale non può più realizzarsi da sola, e comunque non abbastanza, sulla base dei processi informali d’intesa, in quanto viene a mancare lo sfondo di un comune mondo di vita. Le società moderne devono integrarsi su un piano più astratto». Solo il diritto è allora capace di salvaguardare la solidarietà e di sviluppare la giustizia, ossia di realizzare una democrazia pluralistica che includa l’altro senza assimilarlo (anzi gli consenta di restare «diverso»).
È questo uno degli argomenti (affrontati nella monumentale opera filosofico-giuridica Fatti e norme), che Habermas riprende e sviluppa brillantemente nei tre saggi qui raccolti, offrendo al tempo stesso una introduzione facile e concisa ai grandi temi della sua concezione della democrazia.
Jürgen Habermas ( 1929) è professore emerito all ‘Università di Francoforte a.M. dove ha insegnato filosofia fino al 1995. Tra le sue opere in italiano: Teoria dell’agire comunicativo (1986), Il discorso filosofico della modernità (1987), Il pensiero post-metafisico (1991), Dopo l’utopia (1992), Morale, Diritto, Politica (1992), Testi filosofici e contesti storici (1993), Teoria della morale (1994), Falli e norme (1996, in questa collana). L’edizione italiana di quest’opera è un nuovo frutto della sua collaborazione con l’Istituto Italiano per gli studi Filosofici, che si onora di averlo tra i membri del Comitato scientifico.