Lavoro «imprenditivo», piattaforme, algoritmi, tecnologie intelligenti e competenze ibride sono solo alcuni esempi di parole nuove entrate di recente nel lessico della quotidianità. Queste innovazioni hanno permesso accelerazioni e forme di razionalità del tutto inedite nella società, nelle imprese e nelle pratiche organizzative. Tuttavia, non sempre tali opportunità si sono integrate in modo equilibrato, visto il complesso intreccio di attori, processi sociali e ritmi che caratterizza le organizzazioni economiche. Di più, la digitalizzazione sta ridisegnando sia contesti organizzativi e significati delle pratiche lavorative, sia obiettivi formativi e percorsi di sviluppo delle competenze con evidenti implicazioni etiche, politiche e sociali. Per comprendere tali metamorfosi è necessario delineare nuove categorie concettuali concepite in stretta relazione tra loro – una grammatica – con la quale leggere e interpretare più correttamente la realtà sociale.
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Daniele Marini è professore associato di sociologia dei processi economici all’Università di Padova. Ha concentrato la sua attività di analisi, in prevalenza, sui modelli di sviluppo sociale ed economico e sulle culture del lavoro (lavoratori e imprenditori). Il libro più recente è Fuori classe. Dal movimento operaio ai lavoratori imprenditivi della Quarta rivoluzione industriale (Bologna 2018).
Francesca Setiffi è ricercatrice di sociologia dei processi culturali e comunicativi presso il Dipartimento di Filosofia, Sociologia, Pedagogia e Psicologia Applicata dell’Università di Padova. I suoi interessi di ricerca riguardano i consumi, le innovazioni digitali nei contesti organizzativi e le culture della formazione. Nel 2018 ha ottenuto il finanziamento del progetto di ricerca L’innovazione 4.0: Culture Organizzative e Pratiche Sociali nelle Imprese del Nord Est (SID, Dipartimento SPGI).