Il primo novembre 1781, il giovane visconte Alexandre de Beauharnais, a seguito di una decisione improvvisa, parte per il Gran Tour in Italia. Ha 21 anni, una grande cultura, grandi ambizioni e un’infinita consapevolezza di sé. Man mano che scende per la penisola, Alexandre annota nel suo diario le brillanti conversazioni nei salotti del Belpaese, gli incontri con i protagonisti del suo tempo, lo stupore di fronte alla bellezza dell’Italia e le avventure galanti che, da figlio del Settecento, non disdegna. Ne emerge un interessante ritratto di un gran signore dell’Ancien Regime e del suo modo di vedere la vita e il mondo. Alla fine di ogni capitolo il suo coautore, diverso per natali, nazionalità e secolo, ma non per cultura, in un simpatico dialogo immaginario a 240 anni di distanza, chiosa i suoi commenti, i suoi pensieri, le sue omissioni e vanterie.
Alexandre de Beauharnais (1760-1794), anche se non molto conosciuto in Italia rappresenta un personaggio di assoluto rilievo nella storia europea: presidente dell’Assemblea Nazionale (1791), generale repubblicano (1792), comandante in capo dell’Armata del Reno (1793), nonché primo marito di Giuseppina Tascher de la Pagerie, successivamente moglie di Napoleone.
Carlo Bellavite Pellegrini (1967) Professore ordinario di Finanza Aziendale presso l’Università Cattolica di Milano, autore di diverse monografie, come Storia del Banco Ambrosiano. Fondazione, Ascesa e Dissesto: 1896-1982 (Laterza 2001), Pirelli. Innovazione e passione: 1872-2015 (Il Mulino 2015).