La sinistra di Elly Schlein
La Sinistra riparte da Elly Schlein. Con il 53,7% dei voti contro il 46,3% di Stefano Bonaccini, è lei la nuova segretaria del PD. 37 anni, una laurea in giurisprudenza, prima donna a guidare il partito, in lei la maggior parte dell’elettorato ha riposto la speranza di veder ripartire la Sinistra dopo anni di risultati politici scoraggianti. Le prime parole di Schlein da leader del PD, d’altronde, sono state per «quei poveri che il governo colpisce e che non vuole vedere», «lavoratrici e lavoratori precari e sfruttati, per alzare i salari e le loro tutele». La giustizia sociale, un tema storicamente “di sinistra”, ma che il partito era stato accusato di non coltivare più come un tempo, sembra quindi essere ritornata al centro delle priorità per la nuova segretaria.
Il libro di Ferruccio Capelli
Ed è proprio la giustizia sociale uno dei nodi fondamentali da cui la sinistra può e deve ripartire secondo Ferruccio Capelli. Nel suo ultimo saggio A Sinistra. Con uno sguardo umano, il direttore della Casa della Cultura di Milano esprime chiaramente la necessità per la sinistra di una nuova narrazione, che ridia voce alle forze progressiste e che torni ad avere uno «sguardo umano». Il Partito Democratico deve, cioè, rimettere l’uomo al centro, riportando il focus su tre anelli indissolubili: diritti individuali, giustizia sociale e questione ambientale. Solo così potrà delineare un futuro nel segno di un nuovo equilibrio con la natura e di una rinnovata coesione nella società. Non stupisce allora che l’autore citi tra le sue fonti anche Elly Schlein, che da anni condivide questi stessi valori.
Rappresentanza e dignità del cittadino
Scrive Ferruccio Capelli: «La rappresentanza del lavoro e delle imprese, il tessuto dell’associazionismo e del volontariato, il mondo della cultura e della ricerca possono operare come corpi intermedi attorno a cui ricostruire una democrazia organizzata. […] Al fondo, in tutte queste attività partecipate, vi è la convinzione che nulla è più importante della dignità delle persone, che tutta la vita pubblica dovrebbe avere come finalità il rispetto degli esseri umani e il rafforzamento del legame sociale». Una proposta chiara che contestualizza nelle necessità del presente alcune storiche istanze della Sinistra. Proprio come fa Elly Schlein nel suo discorso programmatico: «il popolo democratico è vivo. […] Lavoreremo con una linea chiara, che metta al centro il contrasto a ogni forma di diseguaglianza, alla precarietà, per un lavoro dignitoso. E anche per affrontare con massima urgenza e serietà l’emergenza climatica». Per andare incontro a quello che Capelli chiama «un nuovo umanesimo». Una società, cioè, che ruoti attorno ai diritti dell’individuo e a un nuovo equilibrio ambientale.