La lettura è un piacevole intervallo tra due stati privilegiati, l’immobilità del corpo e il dormiveglia dello spirito. Tra i due si consiglia qualche pagina di Coffee break per un tempo dedicato alla degustazione.
Trenta racconti che parlano di donne di potere e di maschi sprovveduti, di vite senza copione di intellettuali, accademici, manager e consulenti. Sconfinano nella storia e negli scenari tecnologici, temono le lezioni del passato e diffidano delle suggestioni del futuro.
In fatto di stile prediligono la lucidità del grottesco che ha coltivato Rabelais.


