Giovani e lavoro: in questo rapporto si gioca il futuro del nostro Paese. Una maggiore attenzione alle politiche attive rivolte ai cosiddetti Millenials e alla generazione Z, può favorire migliori opportunità e condizioni di lavoro nelle aziende. Consapevoli delle specificità che riguardano le esigenze delle nuove generazioni, sono sempre più numerose le imprese – le PMI come le multinazionali – che propongono programmi di welfare esplicitamente rivolti ai giovani dipendenti e collaboratori. Lo studio curato da Filippo Di Nardo, corredato dall’analisi di numerosi casi aziendali e dai dati della ricerca 2018 dell’Osservatorio Edenred-Orienta su Millennials, Generazione Z, lavoro e welfare aziendale, mostra un’immagine tutt’altro che scontata delle nuove generazioni: fiduciosi protagonisti dell’innovazione tecnologica e consapevoli della necessità di integrare competenze specifiche e soft skills, i Millenials non disdegnano il posto fisso, privilegiano iniziative di life work balance ai bonus economici e aspirano a costruirsi una famiglia propria. Questa situazione composita richiede risposte tali per cui l’azienda svolge un ruolo sociale rilevante, tramite politiche di welfare mirate: «il welfare aziendale è uno strumento di grande valore perché entra nel terreno dei bisogni sociali, dando delle risposte concrete attraverso un’ampia proposta di beni e servizi».
Filippo Di Nardo è un giornalista specializzato sul mercato del lavoro, saggista e consulente di comunicazione del lavoro per grandi aziende. È direttore responsabile di Kongnews.it, testata online sul lavoro. Ha collaborato con Italia Oggi, Europa, Technopolis e come autore Tv per format di informazione. Ha scritto numerosi saggi su lavoro e impresa tra cui, per le nostre edizioni, Il futuro del welfare è in azienda (2015), Nove mosse per il futuro (con G. Biazzo, 2015), L’evoluzione del welfare aziendale in Italia (2016) e Un welfare aziendale per le donne (2017).