Enzo Spaltro, addio al professore che dedicò la sua vita al benessere delle persone

Pioniere della psicologia del lavoro, per noi ha scritto ‘Il significato della rivoluzione. Psicologia del cambiamento organizzativo‘ nel 2004 e ha contribuito alla stesura del volume ‘La partecipazione dei lavoratori alla gestione dell’impresa‘.

Da sempre attento al benessere delle persone in azienda, tanto da scrivere: ‘La partecipazione dei lavoratori a tutti i livelli richiede relazioni non solo buone, ma belle. Non sono benessere, ma anche speranza di benessere, cioè ‘bellessere‘. Il contributo del professor Enzo Spaltro, scomparso lo scorso 26 marzo all’età di 91 anni, allo studio del fenomeno della partecipazione lavorativa è stato, senza ombra di dubbio, decisivo. Lascia in eredità un patrimonio di conoscenze e progresso. “Un visionario” lo definisce Isabella Covili, già presidente della Fondazione che ne porta il nome e che lo stesso Spaltro era tornato a presiedere.

Un lutto che colpisce il mondo della psicologia del lavoro ma non solo. Da Emilio Fede a Alessandro Alberani, presidente Acer ed ex segretario bolognese della Cisl, che lo ricorda come ‘un maestro’. E lo fu, anche grazie alla popolarità conquistata attraverso le trasmissioni televisive a contenuto psicologico su Raiuno. Come Test, gioco a quiz a sfondo psicologico, con le domande ideate dallo stesso professore milanese. Enzo Spaltro è stato un innovatore, un uomo del futuro, un divulgatore di altissimo lignaggio ed un profilo dotato di una cultura e di una preparazione fuori dal comune.

Lo ricordiamo in una recente intervista a cura di Francesco Varanini, autore, consulente e formatore, registrata in occasione di un ciclo di incontri organizzato nel 2017 da Casa della Cultura di Milano su ‘Presente e futuro del lavoro umano‘.

29 settembre 2017, ore 18-20,  Il lavoro come affermazione di sé

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