Il Metz Yeghérn (il Genocidio Armeno) e la Shoah hanno legami molto profondi. Purtroppo, però, queste connessioni sono spesso ignorate, trascurate o silenziate.
La politica estera di Bismarck e Guglielmo II, volta ad assicurare la grandezza tedesca, scelse di stringere relazioni d’acciaio con l’Impero ottomano, ormai in declino. Gli armeni, alla ricerca dell’indipendenza dal dominio turco, divennero un problema anche per la Germania. Dal 1890 in poi, la Germania si abituò così a giustificare violenze efferate contro gli armeni, accettandole come una necessità politica. Dopo la Prima guerra mondiale, dopo lo sterminio degli armeni, nazionalisti tedeschi e nazisti prima negarono e poi «giustificarono» il Genocidio.
Nessuna storia del Ventesimo secolo dovrebbe ignorare le connessioni profonde, dirette e inquietanti tra Shoah e Metz Yeghérn, con le loro ripercussioni tutt’altro che marginali sull’attualità, spesso insidiosa o tragica.
Le somiglianze ideologiche tra la Germania alla fine degli anni Venti e la Turchia kemalista o l’Italia mussoliniana sono sorprendenti. Scritto in uno stile vivace, equilibrato e ben documentato, questo libro alimenterà il dibattito sulla relazione tra le violenze di massa che hanno segnato il Ventesimo secolo.
— Raymond Kévorkian, Università di Parigi VIII
Un altro eccellente libro di Stefan Ihrig sulla connessione tedesco-turca. La storia del genocidio armeno e la sua ricezione nella Germania del dopoguerra diventano quindi una storia non turca o armena, ma tedesca, sul razzismo e sul percorso intrapreso dalla Germania nei confronti dell’Olocausto.
— Moshe Zimmermann, Università Ebraica di Gerusalemme
Stefan Ihrig ci dona un libro intelligente e di straordinaria originalità, esponendo come il «giustificazionismo» abbia condotto a un pensiero privo di etica nei concetti di «soluzioni finali».
— Rolf Hosfeld, Lepsiushaus Potsdam
Un importante contributo allo studio delle disposizioni tedesche verso il genocidio armeno.
— Yehuda Bauer, Yad Vashem
STEFAN IHRIG è uno storico tedesco. Dirige il Centro di studi germanici ed europei dell’Università di Haifa in Israele. È Co-editor del Journal of Holocaust Research. La sua ricerca si focalizza sulla storia europea e mediorientale. È autore dell’innovativo e importante studio Atatürk in the Nazi Imagination (2014).
RASSEGNA STAMPA
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- Armeni e ebrei, due genocidi paralleli di Luigi Grassia, La Stampa
- Gli ideatori della Shoah si ispirarono allo sterminio del popolo d’Armenia, La Verità
- La linea invisibile che lega la Shoah al Genocidio armeno, Bet Magazine Mosaico
- Dall’odio di Bismarck ai lager del Karabakh, la Shoah armena che dura da 108 anni di Antonia Arslan, La Stampa
- Il genocidio russo dei bambini ucraini di Lucetta Scaraffia, La Stampa
- L’ombra del Genocidio armeno sulla storia tedesca, Terrasanta.net
- Divi che leggono su Diva e Donna, pag. 95 n.32
- Così lo sterminio turco degli armeni rese pensabile e realizzabile la Shoah. Un saggio di Alessandro Litta Modignani, Il Foglio
- E in Germania soffiò il vento anti-armeno di Gianni Santamaria, Avvenire
- Povera Armenia, sorella orfana dell’Europa e sentinella di civiltà, di Giulio Meotti, Il Foglio
- NAGORNO KARABAKH/ “Il piano di Turchia e Azerbaijan è impadronirsi anche dell’Armenia” di Federico Ferraù, IlSussidiario.it
- Wolfgang H. Ullrich, Scrittore, Psicoterapeuta, di Manuela Montemezzani, L’Eco di Pavia