Il Monte del Tempio è il luogo con la più alta concentrazione di spiritualità del pianeta, ove sembrano convergere i tre monoteismi. Al contempo, è lo spazio fisico dove i conflitti religiosi, da carsici e occulti, diventano manifesti, tra polemiche e violenze feroci. Recentemente l’UNESCO ha dichiarato – come se un’interpretazione istituzionale potesse capovolgere la Storia – l’identità esclusivamente islamica del Muro Occidentale e della Spianata del Tempio, suscitando lo sgomento degli ebrei (ma anche di non pochi cristiani), che accusano gli Stati firmatari di negazionismo e antisemitismo. È sufficiente scorrere i Vangeli e la storia dell’arte, con le molte opere che raffigurano Gesù nel Tempio o la distruzione del Santuario, per sentirsi obbligati a documentarsi e a riflettere. E che dire, ancora, del Nabucco di Verdi, che inizia proprio all’interno del Tempio?
Gli studiosi israeliani Reiter e Dimant esplorano scrupolosamente le fonti islamiche antiche e tradizionali, mettendole a confronto con quelle contemporanee, rendendo conto non solo della Storia, ma anche del secolare rapporto tra ebraismo e Islām, traendo conclusioni di vitale importanza per il presente e per la costruzione del futuro.
Il volume è il dodicesimo numero della collana Frammenti di un discorso mediorientale
YITZHAK REITER, figlio di sopravvissuti alla Shoah, è un insigne accademico israeliano, esperto di studi arabi e islamici, mediorientali e israeliani. Reiter è uno dei massimi conoscitori e analisti del conflitto simbolico, politico e religioso concernente i luoghi santi contesi in seno al più ampio conflitto arabo-israeliano e alla politica mediorientale. È attivo nel dialogo tra ebrei e musulmani in Israele e nei colloqui di pace indiretti tra israeliani e palestinesi. Tra i suoi vari studi ricordiamo: Contested Holy Places in Israel-Palestine: Sharing and Conflict Resolution (2017) e War, Peace and International Relations in Islam: Muslim Scholars on Peace Accords with Israel (2011, in edizione araba ed ebraica).
DVIR DIMANT è studioso dei secolari rapporti tra ebraismo e Islām, nonché dei movimenti islamici radicali nel mondo. Ha studiato presso il prestigioso Shalem College ed è stato ricercatore presso il Truman Research Institute for the Advancement of Peace dell’Università Ebraica di Gerusalemme e il Jerusalem Institute for Policy Research. Negli ultimi anni è stato coinvolto nello studio di libri di testo palestinesi presso l’Impact-SE Institute per il monitoraggio della pace e in progetti di ricerca sul mondo musulmano.