Lavoro, scuola, rapporti sociali e familiari, progetti di vita futura. Sono molte le cose della vita che l’autorità ha imposto di sacrificare pur di evitare il contagio, facendo leva sul nostro bisogno dell’Altro: uno stato simile a quello dell’ipnosi. La verità del soggetto è stata così messa a tacere, ma permane attiva e parlante nei modi che Freud e Lacan hanno chiamato «inconscio» o «sintomo»: modi individuali e collettivi insieme. In azione di contrasto all’ipnosi collettiva, gli psicoanalisti ridanno parola e voce alla verità inconscia: sanno che il soggetto è reale poiché lo mettono quotidianamente alla prova.
È possibile allora fare una diagnosi adeguata della soggettività della nostra epoca e capire dove essa ci trascina? Quale incidenza può avere l’esperienza psicoanalitica nel regno dell’ipnosi e delle fake news? Come gli psicoanalisti possono lavorare con i responsabili degli altri discorsi per rendere presente ed efficace la loro esperienza del soggetto?
In questi testi di conferenza e interventi pubblici, tenuti fra il 2018 e il 2021, Colette Soler riprende la lezione del maestro Lacan offrendo un’originale e audace chiave di lettura per comprendere la soggettività della nostra epoca.
Colette Soler è stata docente di filosofia all’École Normale Supérieure e presso le Università di Parigi VIII e Parigi VII. L’incontro con l’insegnamento e la persona di Jacques Lacan l’ha poi portata a scegliere la psicoanalisi. È stata membro della Scuola freudiana di Parigi, in seguito direttrice dell’École de la Cause freudienne e iniziatrice dell’Internazionale dei Forum del Campo Lacaniano (IFCL) e della sua Scuola di Psicoanalisi (EPFCL). Insegna in ambito lacaniano in Francia e all’estero, tenendo seminari periodici e ricoprendo fin dall’inizio responsabilità direttive. Tra i suoi libri, tradotti in diverse lingue, ricordiamo L’epoca dei traumi (2004), Quel che Lacan diceva delle donne (2005), Lacan, l’inconscio reinventato (2010), L’inconscio a cielo aperto della psicosi (2014), Gli affetti lacaniani (2016) e Avventi del reale. Dall’angoscia al sintomo (2018).