Nel 1293, due anni dopo la partenza di Marco Polo dal Catai, il missionario francescano Giovanni da Montecorvino incontrava a Qanbaliq (Pechino) Giorgio, sovrano cristiano nestoriano degli Önggüd alleati dei Mongoli.
L’indagine investigativa del volume, basata sulle fonti occidentali e cinesi, si concentra sui retroscena di questo eccezionale episodio storico da cui emerge l’intreccio geopolitico, culturale e religioso che a partire dall’epoca delle Crociate ha messo in contatto Occidente e Oriente.
Ne è scaturito un quadro della realtà del tempo più complesso dell’abituale narrazione storica, in cui strategia e fede si confondono e si celano dietro l’apparente casualità di un incontro; così come, forse, la perduta Chiesa del misterioso re Giorgio, eroico e colto cavaliere cristiano discendente del Prete Gianni, si cela sotto le remote sabbie della Mongolia Interna.
Maurizio Paolillo è professore di Filologia cinese presso l’Università di Napoli L’Orientale. Si interessa ai contatti culturali e religiosi tra Occidente e Oriente e alle tradizioni religioso-filosofiche della Cina, con una particolare attenzione alle fonti antiche. Ha inoltre pubblicato studi sul fengshui e sulla letteratura del giardino cinese.
Ha al suo attivo circa novanta pubblicazioni in lingua italiana, inglese, francese e cinese, tra cui alcune monografie, la prima per le nostre edizioni (Il giardino cinese. Una tradizione millenaria, 1996), e l’ultima sul Daoismo (Il Daoismo. Storia, dottrina, pratiche, 2014).